Roscigno Vecchia è un piccolo borgo del Cilento dichiarato inagibile a causa della zona sismica sui cui nasce.

Abbandonato da tutti, Giuseppe Spagnuolo decide di rimanere e lo fa: ad oggi è passato in miglior vita ma all’epoca fu l’unico e ultimo cittadino di Roscigno Vecchia, dove vive fuori da ogni tecnologia ed immerso nella natura.

La maggior parte delle case sono in avanzato stato di abbandono, la natura si riprende quegli spazi riempiendoli di vegetazione. Giuseppe si elegge custode del borgo, combatte la sovrastante forza della natura che incombe su di esso, per riportarlo allo splendore di una volta. Ciò che è venutosi a creare è un equilibrio fra l'attività della natura e quella dell'uomo.

L'antico binomio tra uomo e natura si mostra nell'affascinante rapporto che si è pian piano sviluppato fra la grandezza e la potenza che caratterizzano la natura e la vita di Giuseppe, la sua quotidianità ed il suo impegno come ultimo abitante di un luogo magico, ormai abbandonato da tutti.